Il 10 sulla schiena, il numero per eccellenza dei fantasisti: riparte da questo Nikola Vlasic, che in questi giorni sta lavorando al Filadelfia per smaltire l’infortunio muscolare patito mentre era all’Europeo. Ieri pomeriggio, alla Rinascente, ha presentato la nuova prima maglia del Torino.
Vlasic: per prima cosa, come stai? «Sto bene, sto lavorando per tornare in campo il prima possibile. Sono vicino al rientro, domenica contro il Cosenza non ci sarò, poi vedremo per il Milan».
Non hai potuto fare il ritiro ma hai avuto modo di parlare con Vanoli? «Sì, abbiamo parlato anche se non tantissimo. Ho trovato un allenatore a cui piace far giocare le sue squadra».
Vanoli ti ha parlato anche del tuo ruolo? «Sì, però ora prima di pensare alla posizione voglio recuperare dall’infortunio e tornare a giocare».
Nel 3-5-2 ti vedi anche come seconda punta? «Posso giocare anche come seconda punta, ma per me è meglio giocare in mezzo al campo, da mezzala destra o sinistra è uguale. Penso che questa sia la miglior posizione per me».
Il finale della scorsa stagione è stato un po’ amaro, tra l’infortunio con il Torino e poi quello in Nazionale. Come riparti? «L’anno scorso ho giocato gli ultimi 2-3 mesi con un dolore continuo, poi avrei voluto giocare di più anche in Nazionale ma non è stato possibile. Adesso voglio solo tornare in campo per aiutare la mia squadra».
Che obiettivi ti poni? «L’anno scorso penso di aver fatto delle buone partite, ho giocato bene anche se potevo fare di più in termini di gol e assist. Io voglio prima di tutto aiutare la squadra, se posso farlo segnando o facendo segnare ancora meglio. Ma la cosa più importante per me è stare bene per tutto l’anno perché nelle ultime due stagioni ho avuto alcuni problemi. Voglio tornare in campo il prima possibile, poi parlaremo di obiettivi».
I problemi fisici sono passati? «Adesso mi sento bene, non ho più dolori. Ho avuto problemi di pubalgia, ai tendini, all’adduttore. Spesso ho giocato prendendo antidolorifici. Ora non ho più male».
Il Toro crede fortemente in te: come puoi ripagare questa fiducia? «Mi sento bene qui, voglio continuare a giocare per questo club. Il primo anno che ho fatto abbiamo giocato bene e siamo arrivati decimi, l’anno scorso siamo arrivati vicini all’Europa e se la Fiorentina avesse vinto la Conference ci saremo qualificati a una coppa. Ma penso che questa squadra debba avere l’obiettivo di andare in Europa ogni anno: per i tifosi e per la storia».
Il nuovo capitano è Zapata: come lo vedi con la fascia? «Era un capitano anche l’anno scorso, è uno che aiuta tutti, che ha grande esperienza. È anche un grande attaccante che ha segnato più di cento gol in Serie A».
Hai incontrato Adams in Premier: cosa pensi di lui? «Contro Ché ho giocato qualche volta in Inghilterra e anche in nazionale: è fortissimo, ha una grande fisicità, sa far gol.Penso che ci possa aiutare tanto perché è davvero forte».
Quali sono le prime impressioni che hai avuto di Vanoli? «Vuole che si giochi sempre la palla, vuole che ci si scambi di posizione, abbiamo più libertà in avanti e in difesa sappiamo tutti cosa fare. Per me questo è un calcio divertente».
Con Vanoli puoi essere più incisivo in avanti? «Forse sì. Con Juric facevamo un gioco diverso, uomo su uomo e se quello che marcavo arrivava nella nostra area dovevo seguirlo fino a lì. Ma ogni allenatore ha le sue idee, non voglio dire che sia meglio uno o l’altro».
Hai più sentito Juric? «Non ci siamo sentiti, ma Juric è un grande allenatore. Prima che arrivasse lui il Torino lottava per non retrocedere. Sappiamo cosa ha fatto in questi 3 anni».
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