MONCALIERI – Aaron Ciammaglichella sogna ancora ad occhi aperti. Quando Laura Cozzolino e Claudio Sala -al cospetto di Serino Rampanti e Gigi Marengo – gli consegnano il premio intitolato all’avvocato Cozzolino, che per oltre 40 anni e? stato il simbolo del settore giovanile del Toro, il centrocampista e? visibilmente emozionato. Quasi incredulo, nonostante in cuor suo sapesse perfettamente che a ricevere questo riconoscimento non poteva che esserci lui. “Ciamma”, cosi? lo chiamano tutti, incarna il significato del Toro, che per lui e? famiglia, adolescenza, amicizie, ricordi, sogni, aspirazioni e fortunatamente realta?, visto che per Aaron si sono spalancate le porte della prima squadra.
La premiazione di Ciammaglichella
Quando prende il microfono in mano gli trema la voce: «Indosso questa casacca da quando ho 4 anni e mezzo, per me quello col Toro e? stato amore a prima vista. Sono nato a Santa Rita, ogni angolo del mio quartiere e? granata: per me questa maglia e? tutto. Il mio percorso e? ancora lungo: devo lavorare tutti i giorni e col tempo spero di ripagare questo club. Lavorando sodo cerchero? di crescere, giorno dopo giorno». In platea ci sono mamma e papa?, citati persino da Paolo Vanoli, che per loro ha riservato parole al miele: «Ho fatto esordire Aaron in Serie A e sono felicis- simo, anche se gli avevo detto di andare in mezzo al campo e non in attacco, pero? e? il bello della gioventu?… Tutti fanno i complimenti al ragazzo, ma io vorrei farli ai genitori: ho trovato un ragazzo educato, che viene a fare gli al- lenamenti con una forza incredi- bile ed e? una gioia vederlo all’opera. Lui rappresenta i valori di questa societa?: spero che la sua strada col Toro diventi importante come per altri, ma ora dobbiamo togliergli pressione perche? dovra? anche aiutare i compagni della Primavera». Una descrizione accurata: Vanoli non si trattiene mai dall’esprimere i propri pensieri.
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