Torino-Napoli 0-1, le dichiarazioni di Paolo Vanoli
Il Torino ci ha provato fino alla fine, senza risparmiarsi, il che ha soddisfatto comunque Paolo Vanoli: “Sono contento della prestazione, ovviamente non del risultato. Volevamo fare questa partita e andare a prenderli alti. Penso che gli episodi bisogna anche andarseli a cercare, con più voglia e determinazione. Anche nel secondo tempo abbiamo gestito bene ma ci è mancato il guizzo individuale nel saltare l’uomo e mettere delle palle in area pericolose. Ci è mancato questo piccolo particolare ma son contento anche dei ragazzi che sono entrati. La mia paura è che il Napoli, essendo una squadra molto forte, quando difende bassa diventa pericolosa con le ripartenze, come poi è stato durante la gara”.
E aggiunge: “Abbiamo giocato con pazienza e attenzione, Coco gran partita su Lukaku. Abbiamo anche provato a cambiare nell’ultimo quarto d’ora con il 4-2-4, lì è mancata qualche palla in più nell’area. In questo, pur giocando contro una grande squadra, avremmo potuto fare qualcosa in più. Questi giocatori devono prendere un po’ di coraggio in più, dovevamo mettere più palloni dentro l’area. Ci sono giocatori, come Vlasic, che possono saltare l’uomo per creare la superiorità. Dispiace aver creato poco rispetto alla partita fatta, sono anche un po’ arrabbiato”.
Quello che è mancato è stato il guizzo finale. Come si rimedia sotto questo aspetto? “Il fiuto del gol un attaccante ce l’ha, poi dipende dalla sua storia. Sicuramente ci sono diverse cose che vanno migliorate, anche i centrocampisti possono trovare i gol. I dribbling per saltare l’uomo, i cross, sono tutte cose migliorabili. Siamo stati bravissimi ma nell’ultimo quarto d’ora non siamo stati a bravi a cercare queste situazioni. Voglio avere ancora più occasioni, la voglio risolvere così. Tutti devono fare meglio, dobbiamo ricercare e non cercare scuse”.
E poi aggiunge: “Quando fai queste prestazioni sai chi hai di fronte e il Napoli è una squadra forte, solida. Però bisogna cercare di migliorare e arrivare a qualcosa in più. Sicuramente potevamo fare qualcosa in più anche se i ragazzi hanno dato tutto”.
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