Il Toro ha individuato tre nomi per sostituire Zapata. Come detto e ridetto al primo posto c’è Giovanni Simeone, il giocatore preferito da Vanoli e messo nel dimenticatoio (almeno per ora) da Antonio Conte che con l’arrivo di Lukaku ha sistemato attacco e squadra volando in testa alla classifica. Il Cholito, da tempo, è un obiettivo granata. Cairo negli anni scorsi ha cercato più volte di prenderlo senza mai riuscirci. Il ragazzo, prima di approdare ai piedi del Vesuvio, ha sempre fatto bene e segnato molti gol: 12 nel Genoa, 20 nella Fiorentina, 18 nel Cagliari e 17 nel Verona. Non male, vero? Solo nell’azzurro partenopeo si è fermato, soprattutto a causa delle poche presenze. Lui stesso, vista la situazione, preferirebbe andare in un club che lo schieri con continuità anche perché il Napoli non partecipa alle coppe europeo e quindi Conte farà pochissimo turnover, insisterà con i soliti noti. Il Toro ci riprova, dunque, chiedendo un prestito con diritto di riscatto attorno ai 10 milioni. Proposta che De Laurentiis, per ora, non prende in considerazione. Il produttore cinematografico chiede 15 milioni e non è intenzionato a fare sconti, soprattutto a Cairo che nella trattativa Buongiorno non gli ha fatto nessuna agevolazione. Sì al prestito, allora, ma con obbligo di riscatto a 15 milioni. Nelle casse granata gli euro ci sono, e anche tanti, visto che nel mercato estivo le cessioni di Buongiorno e Bellanova hanno portato milioni a palate senza essere stati reinvestiti in giocatori dello spessore, o anche poco meno, dei partenti. Ma questo è un altro discorso…
Mercato di gennaio, gli altri obiettivi del Toro
Naturalmente Simeone non è l’unico obiettivo, Davide Vagnati ha individuato altri due giocatori, entrambi della Fiorentina anche se uno gioca in Francia (ma è di proprietà viola): il primo è Christian Kouamé, ivoriano, 26 anni: in questo campionato ha giocato 298 minuti senza nessun gol. Oltretutto il suo contratto scade nel 2025 e per non perderlo a parametro zero la Fiorentina o lo cede a gennaio oppure gli prolunga il contratto. C’è da dire che in rosa Raffaele Palladino ha tantissimi attaccanti e Kouamé potrebbe essere sacrificato: il giocatore è un esterno offensivo ma può anche ricoprire (lo ha già fatto) il ruolo di prima punta.
Il direttore tecnico del Toro, al collega Pradè, chiederà anche informazioni sull’angolano M’Bala Nzola, 28 anni, che il club viola ha prestato al Lens. I francesi hanno il diritto di riscatto a 7,5 miloni ma al momento l’attaccante, anche per qualche problema fisico, ha giocato poco: appena 202 minuti (3 presenze) e due gol. Titolare nelle ultime due partite contro Strasburgo e Nizza e il club francese non è poi convinto di tirare fuori tutti i soldi che dovrebbe in caso di riscatto. 7,5 milioni, tra l’altro, è il budget che il Torino può investire. Nzola, fatto tutt’altro che trascurabile, ha caratteristiche simili a Zapata. La tentazione di aprire una trattativa con la Fiorentina, via Lens che potrebbe anche liberarlo, è molto forte. Pare, addirittura, che se ne sia già parlato, ma in merito non ci sono conferme. Nzola, per concludere il discorso, potrebbe diventare l’uomo giusto per il presente e il futuro dei granata considerando che ha appena 28 anni. Il giocatore sui social ha più volte scritto che in Francia si trova molto bene ma è chiaro che non direbbe no ad un ritorno in Italia. Questi, per concludere il discorso attaccanti, sono i tre nomi che Davide Vagnati ha messo nel mirino con la speranza che Cairo gli permetta di concludere (finanziariamente parlando) una di queste tre soluzioni.
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