Per il rinnovo di Davide Vagnati manca solamente l’annuncio ufficiale: si va verso un accordo fino a giugno 2027. Inevitabile, dunque, che si ponga l’accento anche sui più stretti collaboratori del direttore sportivo in carica. Fra questi non può che spiccare su tutti Ruggero Ludergnani, anche lui quest’anno in scadenza di contratto. Il responsabile del settore giovanile ha un vincolo fino a giugno 2025, quindi il tema del rinnovo diventerà presto d’attualità in casa Toro.
I rinnovi in casa Toro
Ma gli scenari non è detto che siano gli stessi di Vagnati. O meglio: Vagnati e Ludergnani non viaggiano necessariamente in coppia, sebbene siano legati professionalmente e personalmente da quanto condiviso prima alla Spal e poi al Toro. Gli argomenti, dunque, sono scissi. Semplicemente perché si parla di persone arrivate ad un punto differente del proprio cammino professionale: Vagnati ha 46 anni ed è un consolidato dirigente di Serie A, Ludergnani ha compiuto ad agosto 37 anni ed è un capo del vivaio stimato e apprezzato in tutta Italia. Ma non è detto che il suo ambito rimanga questo per sempre, anzi.
I prossimi mesi gli serviranno per capire se abbia intenzione di misurarsi con l’esperienza di una prima squadra: avrebbe un curriculum sufficientemente completo per poterci provare senza prendere una porta in faccia. Senza correre il rischio di bruciarsi alla prima occasione, insomma. Ecco perché la permanenza di Ludergnani in granata sarà un argomento da approfondire nei prossimi mesi e da non ricondurre ad un automatismo legato al prolungamento di Vagnati. Di sicuro, il Toro lo stima tantissimo.
Cairo attento alle giovanili
In primis il presidente Cairo, molto più attento alle giovanili di quanto si possa pensare: si informa, è coinvolto in prima persona nella gestione del budget e ha un quadro della situazione attuale chiaro. Il patron apprezza molto l’operato di Ludergnani, confrontandosi periodicamente con lui. Cairo sa che col Robaldo darà all’attuale capo del vivaio un asset essenziale per lo sviluppo di un lavoro che dura ormai da più di tre anni. Ma Ludergnani, sul tema rinnovo, prenderà tempo. Vuole capire quali strade si possano aprire per lui, anche perché il prolungamento del rapporto col Toro non si limiterebbe ad un periodo breve: le giovanili hanno tempi di gestazione diversi anche nei risultati che producono.
Mai da leggere frettolosamente nel presente, ma sempre da analizzare con una visione almeno pari a tre anni. Per cui, se Ludergnani decidesse di rinnovare, lo farebbe per dare sempre maggior impulso al progetto che ha allestito in questi anni partendo dalla Primavera fino all’attività di base. Il Toro aspetta un suo segnale per fare il primo passo. Cairo per primo vuole capire le idee del dirigente che alla Spal iniziò nel 2014 come osservatore: soltanto a quel punto gli proporrà un accordo tale da potergli dare un peso specifico sempre maggiore all’interno del club. Il destino di Ludergnani, dunque, non è da sovrascrivere a quello di Vagnati, confermato come uomo mercato della prima squadra.
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