Almeno i tifosi sono da Europa. Nonostante le quattro sconfitte consecutive (compresa quella di Coppa Italia contro l’Empoli) i sostenitori del Toro venerdì sera riempiranno lo stadio Grande Torino per sostenere la squadra che è scivolata al centro della classifica dopo il convincente e illusorio inizio. Ieri il presidente Cairo dopo molto tempo ha effettuato un blitz al Filadelfia – dove i tifosi non hanno accesso, quindi al riparo da contestazioni – per seguire l’allenamento, parlare con Vanoli e i giocatori e caricarli in vista della delicatissima partita contro il Como. Un tentativo necessario per provare a risollevare il morale del gruppo più a terra di una gomma bucata.
I tifosi
Ma torniamo ai tifosi. La gente non ha dimenticato l’ultimo mercato impostato dal presidente e portato avanti da Vagnati, i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti, sia sotto l’aspetto tecnico, sia sotto l’aspetto economico (nelle casse societarie, dopo le cessioni e gli acquisti, sono rimasti 41 milioni). Le partenze gravi di Buongiorno e Bellanova (all’ultimo momento, all’insaputa anche dell’allenatore) hanno indebolito pesantemente il reparto difensivo e le corsie esterne e l’infortunio di Zapata ha dato la mazzata definitiva. Senza dimenticare Rodriguez, a cui la società voleva dimezzare l’ingaggio: lo svizzero ha così accettato l’offerta del Betis Siviglia. Tuttavia i tifosi non lasciano sola la squadra: complici i prezzi molto contenuti è già stata superata quota 20.000, tra abbonamenti e biglietti, e venerdì sera ci sarà un colpo d’occhio confortante per spingere la squadra a battere il Como e tirare un forte sospiro di sollievo. La tifoseria granata ha capito che la rosa a disposizione di Vanoli non è quella che si pensava a inizio stagione. Dei tre difensori acquistati in estate (Coco, Maripan e Walukiewicz), solo il primo è stato preso in tempo per il ritiro di Pinzolo, periodo in cui le squadre preparano la nuova stagione. Il cileno è arrivato il 29 agosto, il polacco il giorno dopo: tutti e due, dunque, a campionato iniziato. Non solo: all’ultimo giorno di mercato Vagnati ha ancora provato invano a bussare alla porta del Lugano per avere Hajdari in prestito. Per le fasce sono arrivati Pedersen, retrocesso in B nella scorsa stagione con il Sassuolo, e Sosa, in prestito dall’Ajax. I tifosi, nonostante la delusione per le sconfitte, non abbandonano la squadra. Ma, inevitabilmente, hanno annunciato l’intenzione di rimettere nel mirino della contestazione Cairo e Davide Vagnati: striscioni fuori dal Filadelfia e cori allo stadio. Il direttore tecnico, in precedenza ignorato, è inciampato in una frase infelice nel commentare l’ingaggio di Adams, provocando l’ira del popolo granata, che tornerà dunque a farsi sentire venerdì contro il Como, anche se per adesso non sono più previste manifestazioni come quella che si era vista prima della partita vinta dai granata contro l’Atalanta alla fine di agosto.
Verso il Como
Detto questo, la fede è più forte di tutto e di tutti. Linetty e compagni venerdì sera non saranno soli, ma al loro fianco avranno uno stadio pieno che li inciterà dal primo all’ultimo minuto, come è giusto che sia. Perché il momento è difficile, inutile nasconderlo, e se non arriverà il successo contro il Como la situazione rischia di diventare preoccupante anche in vista del futuro. Mai come questa volta è urgente e necessario svoltare. Vanoli in questi giorni sta lavorando intensamente sull’aspetto difensivo, perché davvero troppi sono stati i gol incassati, specie nelle ultime tre gare di campionato, tutte perse 3-2. Sì, perché davanti, prima con Zapata e a Cagliari anche senza, il Toro ha sempre destato una buona impressione, segnando e costruendo azioni offensive di buonissimo livello. Ma dietro i problemi sono evidenti. Il vantaggio del tecnico e dei giocatori è che, anche in quest’occasione, giocheranno in dodici perchè al loro fianco ci saranno i tifosi: seppure “solo per la maglia”, come tengono a precisare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA