L’interpellanza verrà discussa quest’oggi dopo le 13, sarà la quinta dell’ordine del giorno. A rispondere per la giunta l’assessore allo Sport, Mimmo Carretta. Un mese fa, disquisendo del “caso stadio” su queste colonne, diceva: «Noi per adesso non escludiamo nulla». E si augurava una definizione della questione entro Natale. Oggi si attendono nuove comunicazioni, precisazioni, indicazioni anche sulle strategie che svilupperà il Comune. Si legge nell’interpellanza depositata dal consigliere comunale Andrea Russi, capogruppo in Municipio del movimento 5 Stelle: «Premesso che il 13 luglio 2015 il Consiglio Comunale di Torino approvava la concessione in uso dello stadio al Torino Fc per le stagioni 2015/2025 (…) e che il canone annuo veniva stabilito in 500 mila euro» (a carico della Città restava la manutenzione straordinaria); «considerato che la concessione ha durata sino al 30 giugno 2025 ed è dunque in prossima scadenza»; si interpella il sindaco Lo Russo e la Giunta «per sapere se le interlocuzioni con il Torino Fc sono andate avanti e con quale esito; se la Città intende perseguire l’obiettivo della cessione dello stadio al Torino Fc e se è riuscita a risolvere il problema delle ipoteche che gravano sullo stadio, o se intende invece rinnovare la concessione; in tal caso, se intende rimodulare al rialzo il canone annuale e quale formula intende utilizzare».
Il consigliere Russi: “Sullo stadio…”
Nel cuore dell’interpellanza, il consigliere Russi ricorda anche che «sullo stadio gravano 30 milioni di euro di ipoteche, che rendono complicata l’ipotesi di acquisto da parte della società Torino». E che «in data 27 aprile 2023», durante una seduta congiunta delle Commissioni coinvolte, «si era già discusso del futuro dello stadio alla presenza dell’assessore allo Sport», il quale aveva «dichiarato che le interlocuzioni con il Torino Fc stavano andando avanti, che la Città aveva messo a bilancio circa 350 mila euro l’anno di interventi straordinari e che non escludeva alcuna ipotesi per il futuro dello stadio, nemmeno quella dell’acquisto da parte del Torino». L’annotazione: «Da allora è passato un anno e mezzo e la data del 30 giugno 2025 è sempre più vicina».
Torna a parlare Carretta
Starà all’assessore Carretta, oggi, tornare a parlare pubblicamente della questione in Municipio. In passato, aveva già suscitato discussioni l’entità del canone annuale di affitto, giudicato da più di un consigliere comunale sottodimensionato a fronte dell’inflazione (l’accordo era stato partorito 10 anni fa) e dell’incidenza delle manutenzioni straordinarie a carico del Municipio. In questi ultimi due lustri Cairo era tornato ciclicamente a evocare la questione stadio (chiacchiere senza concretezza, più che altro). Nel marzo del 2023, durante un’intervista radiofonica, aveva buttato lì: «Potremmo anche essere interessati ad acquistare il Grande Torino, purché alle stesse condizioni con cui la Juventus acquistò l’area dove poi ha costruito il suo stadio». Il sindaco Lo Russo e gli assessori al Patrimonio e allo Sport (Favaro e Carretta) avevano subito drizzato le antenne con particolare interesse. Ma poi, come sempre, Cairo aveva lasciato cadere il tutto, scappando via in dribbling e non affrontando più la vicenda. Oggi il suo nome risuonerà di sicuro molte volte nei saloni del Municipio, dove ancora una volta assumerà le sembianze del convitato di pietra. E a qualcuno verrà sicuramente in mente anche il titolo della celebre tragicommedia di Molière.
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