Se è vero che la Juve è riuscita a mettere in cascina 3 punti preziosi contro il Cagliari, è anche vero che la conduzione arbitrale ha lasciato evidentemente a desiderare in casa bianconera. A far discutere il calcio di rigore non fischiato su Dusan Vlahovic, ma non solo: c’è stato anche un altro fischio non concesso che ha fatto esasperare Thiago Motta, tanto da spingerlo ad un’affermazione plateale.
Cagliari-Juve e la rabbia di Thiago Motta
L’intera panchina bianconera ha protestato in maniera veemente per la spinta a due braccia di Luperto sulla schiena di Vlahovic in area di rigore. Tutti i componenti hanno affermato con sicurezza come fosse rigore, col difensore rossoblù reo di aver sbilanciato il centravanti serbo. Ma prima di quell’episodio, come riportato dal bordocampista di Dazn durante il match, Motta si era molto arrabbiato molto perché Kolo Muani era rimasto in piedi su una trattenuta.
Il tecnico, a quel punto, ha sbottato: “Io non glielo dico ai miei giocatori di buttarsi per terra, ma forse glielo devo dire”. Il riferimento del tecnico juventino era all’episodio relativo al 74′ quando l’attaccanto francese, lanciato in profondità viene trattenuto per la maglia da Yerry Mina, si è fermato e chiedendo all’arbitro di fischiare fallo ma col direttore di gara che ha invece lasciato proseguire.
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