Vanoli, l’Udinese e la formazione
Sull’Udinese: “Vengono da un risultato importante a Firenze, la loro cultura è di trovare giocatori strutturali e fisici. Servirà attenzione, la difficoltà sarà sui corner: superano quasi tutti il metro e 90, poi Thauvin ha fatto tre gol e ha qualità. Anche Lucca si sta confermando. Per me è una squadra completa, non è una sorpresa ma sul piano fisico ci impegnerà molto”. Sulle scelte tattiche: “Per fare bene la fase difensiva, bisogna attaccare perché così i loro quinti ti seguono. Ma devono anche fare gli uno contro uno, su quello stiamo migliorando: ciò che voglio è che i quinti attacchino di più per costringere gli altri alla difensiva”. Quali sono gli aspetti sui quali Vanoli ha battuto di più con i suoi ragazzi? “Ho fatto vedere il percorso ai ragazzi: ho fatto vedere i dati delle prime 7 gare e delle ultime 10, se ci nascondiamo vuol dire che stiamo sbagliando. Ho imparato che quando lo metti davanti alla realtà, capisce e non sono chiacchiere. Il primo obiettivo era raggiungere i punti salvezza, è tutto chiaro. E dobbiamo dimostrare sul campo”.
Le novità in difesa
Ci saranno ancora novità in difesa: “Tra squalifiche e infortuni ce ne sono capitate un po’. Chi va in campo, deve dare il 110%. Non puoi andare sotto con il Bologna per un errore del genere, tiriamoci su le maniche e andiamo avanti”. E sullo stato di forma degli attaccanti: “Non c’è chi fa meglio quando entra oppure no, tutti devono dare di più anche in zona realizzativa. Non è vero che non si tira in porta, ma bisogna arrivarci con cattiveria: con il Bologna abbiamo avuto una grande occasione con Karamoh, abbiamo avuto potenziali occasioni come quella di Sanabria che non è stato reattivo nel pressing. Lì dobbiamo cercare la differenza, siamo una squadra che ha dimostrato di avere giocatori che possono entrare subito in partita e altri che hanno bisogno di più tempo. Anche sui piazzati, chi tira e chi salta, deve avere la convinzione di fare gol”.
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