Montero: “Maresca mi ha impressionato, Bielsa…”
L’ex Juventus al momento è in attesa di una nuova avventura, ma intanto continua lo studio attingendo dai migliori allenatori in circolazione. Montero racconta di quanto è rimasto impressionato da Enzo Maresca, tecnico del Chelsea: “Maresca mi ha dimostrato una cosa: l’umiltà dei fenomeni. Sono andato a trovarlo e mi ha fatto vedere tutto, senza nascondere niente. Sono andato a Londra da lui per imparare. È convintissimo della sua idea di calcio. Non ha nascosto niente di tutto quello che fa in settimana o in ritiro, di ciò che fa strategicamente per giocare contro il Newcastle o il Tottenham. Ci siamo seduti nel suo studio con la sua tv e il suo pc. Gli abbiamo chiesto tutto e lui ha risposto a qualsiasi nostra domanda”. E aggiunge: “Non sono mai stato da Guardiola, ma mi dicono che è fatto in quel modo, così come De Zerbi”.
In programma c’è una nuova visita a De Zerbi, mentre per Ancelotti…: “Sono stato da De Zerbi già ai tempi del Sassuolo e ora ho in programma di andare a ritrovarlo a Marsiglia. Sto studiando tanti allenatori. Sarei dovuto andare a Madrid da Ancelotti, ma era il periodo in cui non stava andando bene in Champions e ho preferito lasciar stare. Se Dio vuole, riorganizzeremo. Il mio obiettivo è uno solo, cercare di imparare dai migliori”.
Ma Montero riserva un elogio particolare a Marcelo Bielsa: “È un genio libero mentalmente: la prima cosa che mi ha detto è che avere difensori per forza alti è una cavolata. Sono andato a trovarlo quando era al Leeds, gli ho fatto giusto un paio di domande. Una era sul perché non tenesse conto dell’altezza dei difensori. Un argomento molto attuale: magari oggi un difensore con la mia altezza non giocherebbe. Non sarei mai stato scelto. Mi ha detto una cosa che mi è piaciuta molto: lui cerca difensori agili, con una buona lettura. Poi per l’altezza, se un giocatore è intelligente si arrangia. Ho sempre parlato molto con tutta quella generazione che lui ha avuto da allenatore dell’Argentina al Mondiale e all’Olimpiade. Tempo fa è stato a un evento con Batistuta. Lui, così come tanti altri, ti parla di Bielsa come della persona che gli ha aperto la testa per il calcio. Il Loco ha fatto capire a tutti loro il gioco del calcio. Tante volte noi in Sudamerica diciamo che c’è una differenza fra il giocatore di pallone e quello di calcio. Prima di Bielsa noi giocavamo al pallone, come quando eri piccolo: ne volevi dribblare 10 e tutti correvano dietro alla palla. È Bielsa che ha spiegato come visualizzare i momenti di una partita e le strategie. Ha aperto tante menti calcistiche”.
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