Dubbio episodio alla Unipol Domus di Cagliari, dove la Juventus è scesa in campo nell’incontro valido per la 26ª giornata di Serie A. Gli uomini di Thiago Motta, già avanti per 1-0 grazie alla rete di Dusan Vlahovic al 12′ minuto del primo tempo, si lanciano a caccia del raddoppio per ipotecare il 4º successo consecutivo in campionato, chiamando in causa in più occasioni la difesa avversaria, che nel finale ha poi visto Luperto intervenire sul serbo in area di rigore. Un intervento a cui è seguita la contestazione dell’attaccante della Juve, che rivolgendosi all’arbitro Andrea Colombo ha mimato la spinta ricevuta alle spalle.
Cosa è successo
È il 78′ minuto quando Thuram recupera palla al limite della propria area, innsecando la rapida ripartenza della Juve. Il francese serve allora il numero 9 della Juve la cui conclusione viene però respinta da Caprile. Al termine dell’azione, l’attaccante reclama un calcio di rigore per la spinta di Luperto che il direttore di gara non ha però ravvisato forse perché troppo distante. Nessun intervento invece da parte della sala Var, nonostante le immagini della spinta siano abbastanza eloquenti.
Caressa: “Devo aver visto un altro sport”
Anche Fabio Caressa non ha espresso dubbi sull’irregolarità dell’intervento di Luperto ai danni di Vlahovic, dicendosi incredulo per il silenzio arbitrale che, nel caso di Colombo, potrebbe giustificarsi nella distanza dall’azione. È invece difficile trovare una spiegazione circa l’immobilità in sala Var davanti le immagini dell’episodio. Così il giornalista Sky: “Per trent’anni devo aver visto un altro sport allora. Incredibile come non possa essere rigore una spinta su Vlahovic in area che senza quella spinta che lo sbilancia sarebbe andato in porta. Sicuramente poi diranno che l’entità della spinta non è tale da dare rigore”.
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