La prima trappola il Toro l’ha scampata. Non senza patemi, ma i tre punti di Venezia per una squadra che lo scorso anno a stento riusciva a domare le piccole sono una notizia. Adesso c’è il secondo ostacolo all’orizzonte: il Lecce. Una formazione in ripresa dopo gli schiaffoni presi contro Atalanta e Inter. Il successo contro il Cagliari, sebbene i sardi abbiano creato tantissimo, ha rimesso in sesto i giallorossi. Dunque, a Torino si presenterà un gruppo che dopo il mercato spera di trovare una compattezza tattica. Già, perché il Lecce oggi è la peggior difesa del campionato insieme ad Atalanta e Milan: 6, infatti, sono le reti incassate nelle prime tre uscite. Tante, troppe, ma anche da contestualizzare in relazione agli avversari affrontati dai salentini.
Toro, attento a Gotti
In ogni caso Luca Gotti sa benissimo che anche contro il Toro troverà un attacco forte e già collaudato. Il merito va dato a Paolo Vanoli: rispetto alla difesa, sicuramente il reparto più carente dei granata dopo le prime partite di campionato, con il reparto offensivo al completo ha iniziato a lavorare già a Pinzolo. Anche perché dal ritiro estivo il mercato non ha alterato alcun equilibrio: è uscito il solo Pietro Pellegri in direzione Empoli, ma era un’operazione avallata dallo stesso Vanoli. Così sin dal Trentino Alto Adige il mister lavora con un parco attaccanti delineato: Duvan Zapata, Ché Adams, Tonny Sanabria, Yann Karamoh e la variabile Alieu Njie. I movimenti davanti sono stati messi a punto in breve tempo: pochi punti di riferimento alle difese affrontate, continuo lavoro senza palla e ottimi risultati in termini di resa. Sono già 5, infatti, le reti messe insieme finora. E non sono poche, considerando che il Toro ha duellato contro Milan, Atalanta e Venezia, dunque contro due big della Serie A.
Karamoh scalpita
Contro il Lecce difficilmente Vanoli si presenterà con delle sorprese davanti. La coppia titolare oggi è Zapata-Adams, oltre ogni ragionevole dubbio. Accanto al colombiano, lo sprint dello scozzese è stato notevole. Nessuno dei due, poi, è stato interessato dalla sosta per le nazionali: Duvan è ormai fuori dal giro dei “cafeteros”, mentre Ché ha preferito rimanere a Torino per affinare la propria condizione fisica. Col senno di poi ha fatto benissimo, considerando che adesso si sta curando per smaltire un affaticamento muscolare. Se arriva il semaforo verde dal punto di vista fisico, Adams sarà inserito nell’undici titolare contro il Lecce. In caso contrario, invece, la volata per affiancare Zapata oggi vede in vantaggio Karamoh. Sanabria tornerà per ultimo dagli impegni col Paraguay, per cui potrebbe essere preservato. Ma non è solo questo il motivo che agevola il francese, anzi. In questo momento il classe ’98 gode della stima di Vanoli, che lo vede come un cambio fisso da mettere dentro nell’ultima mezz’ora. Il gioco dispendioso delle punte farà sì che il Toro abbia bisogno sempre di avere quattro attaccanti che stiano bene. E adesso Karamoh sul piano della brillantezza splende.
Karamoh: Vanoli per il rilancio
Per l’allenatore è stato incedibile praticamente da subito: già dai primi giorni di ritiro ha posto un veto di fronte alla possibilità di un nuovo prestito. Inutile, d’altronde, andare a cercare sul mercato delle soluzioni: a fine agosto ogni sforzo di Vagnati era rivolto alla difesa. Così Yann si è conquistato un ruolo da attore non protagonista in un Toro che può finalmente esaltarlo. A 26 anni deve cambiare marcia: il professionista è sempre stato serio, ma in partita qualcosa si spegne. Vanoli può diventare, in questo senso, la molla per farlo definitivamente scattare. Magari già contro il Lecce, se Adams dovesse ancora convivere con gli attuali acciacchi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA