TORINO – Il Toro si sta sciogliendo. A Cagliari rimedia la terza sconfitta consecutiva, la quarta considerando la mortificante eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dell’Empoli, e sprofonda a metà classifica con il rischio, considerando l’organico a disposizione, di dover lottare per evitare di scivolare nei bassifondi pericolosi, quelli tanto per intenderci che portano nell’inferno della Serie B.
Torino perde i pezzi
La squadra è a pezzi e continua a perdere i pezzi: dopo Zapata (stagione finita) si sono fermati anche Sosa e Ilic e chissà quando torneranno i due. Assenze importanti che si vanno ad aggiungere a quella di Schuurs: Detto questo non ci sono tanti alibi visto che in Sardegna la squadra si è trovata addirittura in vantaggio dopo aver recuperato. In mezzo a questo scenario deprimente c’è una difesa a dir poco inquietante: Coco, che aveva iniziato bene, sta dimostrando i suoi limiti, Masina non incide, Perdersen (ieri febbricitante) e Sosa non spingono, solo Walukiewicz tiene. Poca roba tutti, dunque. Il che sta a significare che Buongiorno e Bellanova sono stati sostituiti nel peggiore dei modi, con giocatori costati poco e con poco mercato.
Sanabria e Linetty non bastano
E adesso tutte questi errori societari cominciano a farsi sentire. Cairo e Vagnati, per non correre il rischio di trasformare la stagione da deludente a inquietante devono intervenire sul mercato di gennaio, sperando che non sia troppo tardi. Pensare che ad un certo punto la partita si era messa bene. Dopo il gol incassato da Viola (indecisione di Vanja Milinkovic Savic) Sanabria ha pareggiato e Linetty realizzato il gol del vantaggio con un gran destro da fuori area: nell’ultimo quarto d’ora, poi, il crollo, dovuto ai limiti dell’organico. Palomino e un autogol di Coco ribaltano la situazione approfittante delle indecisioni della difesa.
Povero Toro, i tifosi contestano
Ma di questo ne abbiamo già parlato, la situazione che si è venuta a creare e figlia di un mercato al risparmi nella casella acquisti e molto ricco in quella delle cessioni. Ed è chiaro che con questa mentalità, oltre al fatto di non riuscire a trovare i giocatori giusti, il futuro non promette niente di buono. Intanto i tifosi continuano a protestare, ieri fuori dal Filadelfia sono apparsi nuovi striscioni che invitavano Cairo e Vagnati ad andarsene. Solita storia, la gente di fede granata non ha neppure più la speranza di vedere una squadra protagonista anche perché, in ogni sessione di mercato, viene indebolita. Povero Toro
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