Sarebbe potuto essere il debutto perfetto con la maglia del Torino quello di Eljif Elmas, un esordio con tanto di gol decisivo per la vittoria finale. Invece gli è rimasta la gioia per il ritorno al gol (non segnava da oltre un anno, da Atalanta-Napoli 1-2 del 25 novembre 2023) ma anche l’amarezza per il risultato finale. Nella settimana del Festival di Sanremo non c’è modo migliore che citando i Negramaro per descrivere la prestazione al Dall’Ara del macedone. “Tre minuti, solo tre, minuti per, parlarti di me”, è l’inizio di una delle più celebri canzoni della band salentina. I tre minuti sono quelli che sono trascorsi da quando Vanoli lo ha mandato in campo al posto di Karamoh (era il 17 st’) a quando ha siglato il suo primo gol con i granata (ieri sera però in bianco), ovvero il 20’. Per parlare di sé Elmas ha scelto la lingua che i suoi piedi conoscono meglio, quella delle tecnica. È così che quando Adams gli allungato il pallone dentro l’area avversaria, il numero 11 è stato autore di due tocchi di grande qualità: con il primo ha dribblato Beukema facendogli passare il pallone in mezzo alle gambe, con il secondo ha superato con uno scavetto Skorupski.
Un jolly per Vanoli
Una doppia giocata di grande qualità che, in quel momento, ha permesso al Torino di passare in vantaggio e di cullare per qualche istante il sogno di tornare dal Dall’Ara contro i tre punti in tasca. Il Torino quella vittoria la voleva. «Negli spogliatoi ci siamo parlati, ora dobbiamo tornare in campo e andare a vincere la partita», aveva detto Karol Linetty all’intervallo. Il sogno si è però infranto, ironia della sorta, per degli episodi che hanno coinvolto altri due acquisti del mercato invernale: prima Casadei ha causato il rigore del 2-2 con un fallo su Pobega, poi Biraghi ha deviato alle spalle di Milinkovic Savic un tiraccio di Castro. A differenza di Elmas, il centrocampista e il terzino non erano all’esordio con il Torino, avendo entrambi giocato uno spezzone di gara contro il Genoa: possono quindi conservare un ricordo migliore della prima in granata. Un ricordo differente, dopo quel tocco morbido con cui ha siglato il 2-1, sperava di poterlo avere anche l’ex Napoli e Lipsia, ma può certo essere soddisfatto per la propria prestazione: deve ancora trovare la condizione migliore, considerato che nella prima parte di stagione in Germania ha giocato con il contagocce, ma nell’attesa di rivederlo al top ha dimostrato di poter essere prezioso anche entrando a partita in corso. Non certo una novità, considerato che anche al Napoli nell’anno dello scudetto è stato spesso decisivo subentrando a gara in corso. Nella mezz’ora avuta a disposizione, considerando anche il recupero, Elmas ha dimostrato anche di essere un giocatore duttile che Vanoli nel corso della stagione potrà utilizzare in varie posizioni: ha iniziato come ala sinistra nel 4-2-3-1, ha concluso la propria gara da seconda punta al fianco di Adams nel 3-5-2. Con il passare delle settimane, man mano che ritroverà la forma, potrà certamente essere una risorsa importante per il Torino, ma questa non è certo una notizia: le sue qualità sono ben note e in carriera le ha già mostrate varie volte. Cercando di trovare un aspetto positivo della partita di ieri contro il Bologna, se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, questo Elmas potrà far divertire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA