TORINO – Alieu Njie è il prodotto più fresco di un lavoro pluriennale. Ma non è il solo. Non è un caso che Paolo Vanoli dopo il successo contro il Como abbia allargato gli orizzonti, parlando della sinergia tra la prima squadra e il settore giovanile: “Il gol di Njie è una soddisfazione per tutto il club, significa che si è lavorato bene. Da quando sono qui, ho voluto avere un rapporto anche con Tufano per capire quanto potessero crescere i giovani. Dellavalle è andato a fare esperienza in Serie B a Modena, mentre Ciammaglichella e Balcot si allenano con continuità con noi e si è aggiunto anche Gabellini. Già dal ritiro tanti giovani sono stati con me”. I nomi li ha fatti Vanoli e sono sicuramente i più immediati: Balcot, Ciammaglichella e Gabellini, oltre a Dembelé, che ha già l’esperienza di Venezia alle spalle.
Ciammaglichella ruba la scena ai grandi
Ma il tecnico in conferenza stampa ha comunque voluto smorzare i facili entusiasmi, guardando in faccia la realtà: “Dire chi può stare in rosa con noi non è facile, per questo voglio che non si illudano. Tre ragazzi che erano con me contro il Como devono andare in Primavera, lì devono portare un significato importante: hanno una responsabilità, sono giovani, ma si allenano in prima squadra. E sul comportamento non devono sbagliare perché altrimenti non vedono più la prima squadra. Ma quando uno non gioca, è giusto che vada in Primavera. Chi si allena con me deve togliere il posto a qualcuno che si è allenato con la Primavera e quindi deve dimostrare un forte senso di responsabilità, perché così si cresce. Ma è bello vedere questi ragazzi esultare con i loro tifosi: mi tengo stretto il loro entusiasmo”. Analisi puntuale, da parte di un allenatore che non pensa soltanto al proprio orticello, ma ha una visione d’insieme molto chiara di come debba lavorare il club coi propri talenti. Il prossimo pronto a rubare la scena anche coi grandi è Aaron Ciammaglichella. Classe 2005, ha esordito contro l’Atalanta, ma in questo momento paga una folta concorrenza a centrocampo, tale nonostante l’assenza di Ivan Ilic. Difficile oggi trovargli una collocazione tattica che possa dargli uno sbocco immediato, ma il talento non si discute: è nel giro delle nazionali azzurre da anni, in Primavera ha sempre fatto benissimo e ha una mentalità da adulto.
Scalpita anche Balcot
Vanoli lo vede sempre meglio e già nel primo tempo contro il Como era insieme a Njie a scaldarsi: il suo ruolo in prima squadra, a breve, potrebbe diventare più rilevante. Il Toro presto riprende rà in ma no anche il tema del rin novo di contratto: Ciammaglichel la è un talento da blindare ad ogni costo, nonostante il club possa esercitare unilateralmente una clausola di prolungamento fino a giugno 2026. Anche Bianay Balcot scalpita: di ruolo difensore, può agire sia da terzino che da braccetto destro di uno schieramento a tre. Il francese, prelevato dal Monza nell’estate del 2023, ha un contratto fino al 2027: lo ha valorizzato Scurto nella passata stagione in Primavera ed era molto stimato anche da Juric. Ha doti fisiche e atletiche notevoli, che lo stanno agevolando con i grandi. L’esordio tarda ad arrivare, ma per Vanoli è un ragazzo interessante. Come Tommaso Gabellini, aggregato alla prima squadra dopo il grave infortunio capitato a Duvan Zapata. Classe 2006, piede sinistro, l’ex Cesena ha il gol nel sangue da sempre: ha la capacità di vedere la porta come pochi nel panorama Primavera. A Cagliari ha strappato la prima convocazione, replicata anche contro il Como. Per il grande salto è ancora acerbo, ma l’attaccante fresco di convocazione con l’Italia Under 19 ha i mezzi per puntare in alto.
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