Federico Chiesa si è presentato alla Continassa a poco più di un mese dalla chiusura ufficiale del mercato. Il countdown intorno all’azzurro, più che scandire l’attesa verso l’esordio in campionato, ricorda quanto manchi al gong sulle trattative del 30 agosto. Lo ricorda al giocatore stesso e al suo entourage, lo ricorda alla Juventus nella figura del dt Giuntoli. Perché è ormai evidente che la situazione contrattuale del 26enne ligure rappresenti il vero rebus dell’estate bianconera. E che, da qui a poco più di un mese, il rompicapo vada risolto. La doverosa premessa, intanto, è che Chiesa non figura come un separato in casa. Ha appena pronunciato il fatidico “sì” guardando negli occhi Lucia Bramani, a Grosseto, e per questo ha goduto di qualche giorno di “congedo matrimonale” extra rispetto ai compagni di (dis)avventura in azzurro agli Europei.
Juve-Chiesa: il confronto necessario
Proprio in Germania si trovano ora, di nuovo, i vari Gatti, Fagioli e Cambiaso, mentre l’attaccante solo due giorni fa ha compiuto il classico iter di fine vacanze: visite al J Medical al mattino, poi primo allenamento alla Continassa. Ai test atletici, di buon’ora, si è presentato su una Jeep aziendale, dispensando sorrisi e dando appuntamento alla pattuglia di tifosi per una seduta di autografi e di selfie. Impegno rispettato all’uscita, prima di imboccare la strada dello Juventus Training Center, dove ha inaugurato la propria stagione di sudate. In attesa di stringere la mano al nuovo tecnico e di riabbracciare i compagni, al rientro dal ritiro e dopo l’amichevole di venerdì con il Norimberga. La situazione, a quel punto, dovrà essere affrontata di petto. I rapporti tra i dirigenti bianconeri e l’agente Ramadani sono costanti e cordiali, ma negli ultimi mesi si è raffreddato ogni discorso intorno a un possibile rinnovo, anche breve, per andare oltre il rischio della scadenza di contratto nell’estate 2025.
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