Apre a Torino sabato 19 ottobre,
nelle Sale Chiablese dei Musei Reali, una grande e inedita
mostra dedicata ai capolavori dei più importanti artisti
italiani del secondo dopoguerra. In dodici sale sono esposte 79
opere, provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea di Roma e riunite insieme per la prima volta fuori
dal museo di appartenenza.
Dai capolavori di Capogrossi, tra i quali una monumentale
Superficie del 1963, a Lucio Fontana, Alberto Burri, Mimmo
Rotella e Bice Lazzari. Una sala è dedicata all’iconico quadro
specchiante I visitatori di Michelangelo Pistoletto, un’altra
alle celebri ‘Cancellature’ di Emilio Isgrò.
La mostra, prodotta da Musei Reali e Arthemisia con la
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, è curata
dalla direttrice della Gnam Renata Cristina Mazzantini e dallo
studioso Luca Massimo Barbero ed è stata fortemente voluta da
Mario Turetta, capo Dipartimento per le attività culturali del
Ministero della Cultura e direttore delegato dei Musei Reali di
Torino. La rassegna sottolinea il trentennale rapporto che la
soprintendente Palma Bucarelli ebbe con un gruppo eccezionale di
artisti, ma soprattutto mette in risalto la ricchezza delle
collezioni del museo romano ed esalta i 21 artisti più
rappresentativi che hanno animato una stagione senza precedenti
nel panorama dell’arte moderna italiana.
“La mostra vuole mettere in luce la qualità, non sempre
sufficientemente percepita, delle ineguagliabili collezioni
della Gnam e di porre al tempo stesso l’attenzione sul ruolo da
protagonista che la Galleria rivestì nella costituzione del
patrimonio artistico italiano moderno e contemporaneo” spiega
Mazzantini. “È un percorso intenso e, in più sale, è un vero
corpo a corpo fra i nuovi maestri dell’arte italiana del
dopoguerra, della quale si esplorano qui le radici e, per la
prima volta, è possibile confrontarli al di fuori della
collezione della Gnam” osserva Barbero. “La mostra è il
risultato della cooperazione tra due prestigiose istituzioni
museali di rilievo nazionale, quali la Galleria Nazionale d’Arte
Moderna e Contemporanea di Roma e i Musei Reali di Torino”
sottolinea Mario Turetta.
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