Il ministro del Lavoro Marina
Calderone ha partecipato oggi a Torino al via ufficiale delle
celebrazioni per i 60 anni dell’Itcilo, il Centro delle Nazioni
Unite che da decenni forma funzionari e diplomatici di tutto il
mondo, oggi polo all’avanguardia in tema di formazione e lavoro
sostenibile.
Con una seduta speciale del cda del Centro, al quale hanno
preso parte anche il direttore dell’Itcilo Christophe Perrin e
il direttore generale dell’Organizzazione Internazionale del
Lavoro Gilbert Houngbo, è stato dato il via a un anno di
appuntamenti. A partire da una mostra fotografica, ‘Pioneering
learning for sociale justice’, allestita negli spazi del campus
e visitabile fino all’ottobre 2025, che racconta la storia della
struttura.
“Uno dei nostri punti di forza è la sede a Torino, città con
una grande tradizione di cooperazione internazionale,
innovazione sociale e formazione. Siamo grati a governo
italiano, Regione Piemonte e Città di Torino, che sin
dall’inizio ci hanno accompagnato riconoscendo l’importanza di
questa istituzione” – ha sottolineato Perrin.
“Oggi abbiamo l’opportunità – ha aggiunto Houngbo – di
riflettere sul ruolo giocato dal Centro nel promuovere giustizia
sociale e lavoro dignitoso. Questo è molto più di un luogo di
apprendimento: è stato un laboratorio di innovazione per il
mondo del lavoro, dove concepire e sperimentare nuove soluzioni.
Recentemente qui sono stati riuniti esperti da tutto il mondo
per discutere il ruolo dell’intelligenza artificiale, garantendo
che i progressi tecnologici contribuiscano alla giustizia
sociale. Il mondo del lavoro sta attraversando una fase di
rapidi cambiamenti guidati dalla tecnologia, dalla demografia e
dalla crisi climatica. I governi, i lavoratori, i datori lavoro
e gli altri soggetti interessati hanno bisogno di dialogare per
affrontare le sfide e sfruttare le opportunità create da questi
cambiamenti”.
Lo scorso anno hanno partecipato alle attività formative del
Centro delle Nazioni Unite a Torino 6.800 persone di 177
nazionalità. Alla formazione in presenza si è affiancato
l’apprendimento online, con il coinvolgimento quasi 100mila
persone.
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