Per gli studenti di quinto anno l’elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale dovrà essere trattato in sede di colloquio all’esame di Stato. Il voto sul comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’esame di maturità: il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico può essere attribuito solo se il voto di comportamento assegnato è pari a nove. Ricordiamo che in sede di scrutinio finale è il consiglio di classe ad attribuire il punteggio per il credito scolastico maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino ad un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Alla primaria la valutazione del comportamento dell’alunna e dell’alunno è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.Novità anche per le sospensioniA cambiare è anche la normativa relativa all’allontanamento della studentessa e dello studente dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni. Queste disposizioni si modificheranno così. L’allontanamento dalla scuola, fino a un massimo di due giorni, comporterà il coinvolgimento dell’alunno in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare, che si concluderanno con la produzione di un elaborato critico su quanto si è appreso. Se la sospensione dura più di due giorni, la studentessa e lo studente coinvolti dovranno essere impegnati in attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche e individuate nell’ambito degli elenchi predisposti dall’amministrazione periferica del Mim. Tali attività, se deliberate dal consiglio di classe, possono proseguire anche dopo il rientro in classe della studentessa e dello studente, secondo princìpi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.Il Senato approva il ddl Valditara sul voto in condottaMaxi multe per chi aggredisce profNel Ddl Valditara si introducono anche sanzioni per chiunque aggredisca personale scolastico. La norma prevede questo: con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a 10mila euro a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.Giudizi sintetici alla primariaAltra novità è il ritorno dei giudizi sintetici alla primaria che, come ha più volte spiegato il ministro Valditara, affiancheranno la descrizione del percorso umano e pedagogico dei bambini, rafforzata con il portfolio (se nelle pagelle torneranno ottimo, buono, sufficiente o insufficiente lo sapremo più in là quando sarà emanata la relativa ordinanza ministeriale). Con un emendamento governativo si chiarisce poi che il voto numerico continuerà ad applicarsi sia alle secondarie di primo grado che a quelle di secondo grado. E proprio alle superiori sarà obbligatoria anche la valutazione intermedia di metà anno (con tanto di pagella) oltre a quella finale.Scuola, primo ok al ddl Valditara: le novitàLa soddisfazione della maggioranzaPer la relatrice del Ddl, Grazia Di Maggio (FdI), l’approvazione segna «un passo in avanti importante nel progetto di riforma della scuola. Con il ritorno ai giudizi sintetici, l’attenzione al valore del voto in condotta, il divieto dell’uso dei telefonini, il welfare per i docenti e l’assicurazione gratuita per insegnanti e studenti – aggiunge – restituiamo dignità e autorevolezza ai docenti e diamo maggior peso alla responsabilità comportamentale degli studenti. Un cambiamento significativo nel sistema scolastico ed educativo italiano per formare i ragazzi di oggi, che saranno i cittadini di domani, ovvero il futuro della nostra nazione».