TORINO – Il capitano del Torino e giocatore della Nazionale Samuele Ricci è il protagonista della nuova puntata di My Skills, il format di Dazn in collaborazione con EA SPORTS FC 25 in cui i giocatori del massimo campionato italiano di calcio si raccontano sul campo, disponibile in esclusiva sull’app di live streaming e intrattenimento sportivo da oggi, giovedì 13 marzo. L’intervista esclusiva anticipa il prossimo appuntamento del Torino, quando la squadra di Vanoli affronterà in casa l’Empoli di D’Aversa, in programma sabato 15 marzo alle 20:45 su Dazn con la telecronaca di Alberto Santi e il commento tecnico di Fabio Bazzani. L’ex calciatore e attuale talent di Dazn, Valon Behrami, ha incontrato Samuele Ricci al Filadelfia. Il centrocampista ha parlato dell’esperienza in Nazionale e si è detto impressionato da personalità come Tonali, Bastoni, Dimarco, Barella, Calafiori e tanti altri. Non sono mancati riferimenti all’allenatore Spalletti, con cui ha creato sin da subito un rapporto di fiducia e a cui riconosce il merito dei buoni risultati dell’Italia. Ricci, che resta concentrato sul Torino nonostante le voci di mercato, ha parlato anche del forte legame che lo lega alla sua squadra e ai tifosi, e ha ribadito l’onore di essere il capitano, pur dispiaciuto per l’assenza di Zapata.
Su Dazn ecco Ricci a cuore aperto
Sul suo ruolo: “La fase di costruzione è quella che mi si addice di più ma mi piace molto anche la fase di non possesso. Il mio modello è un giocatore come Rodri, un play completo. Play o mezz’ala? Mi piace più giocare da play. Devo migliorare nell’aggressività ma sento di aver già fatto dei passi avanti. So di avere il potenziale per qualche gol in più: posso fare di meglio. I rigori? Non li tiro neanche con uno come Vanja perché li para tutti”.
Sulle voci di mercato: “Sono voci che fanno molto piacere e farebbero piacere a chiunque. Ma sono molto concentrato su quello che sto facendo adesso. Non bisogna farsi coinvolgere troppo dalle voci che ci sono e che ci saranno in futuro. Certe voci fanno bene ma potrebbero anche farti male, dipende da come la prendi e da come sei fatto. Io cerco di rimanere con la testa qui”.
Su Spalletti e la Nazionale: “Con Spalletti si è creato sin da subito un bel rapporto di fiducia anche se all’inizio mi ha ripreso molto per il posizionamento del corpo e perché mi spronava a cercare dei passaggi in diagonale, cosa che mi dice anche mister Vanoli. Mi chiedeva anche di lavorare sui cambi di gioco, di far andare il pallone da un lato all’altro del campo velocemente: per Spalletti è una cosa fondamentale che un centrocampista deve saper fare. Il gruppo della Nazionale è ottimo, stiamo facendo bene ed è merito suo. Del gruppo mi ha impressionato molto Tonali, dovrei rubare la sua aggressività. Lui è un top ma ce ne sono tanti: Bastoni, Dimarco, Barella, Calafiori… la lista è lunga”.
Sul Torino: “E’ una seconda casa per me, ho avuto da subito la fortuna di entrare in sintonia con i tifosi, mi hanno trasmesso da subito cosa è il Torino. Ogni giocatore che indossa questa maglia percepisce qualcosa di diverso. Sono onorato di essere il capitano ma speravo di non dover indossare la fascia, perché questo avrebbe significato avere ancora con noi Duván Zapata, che ci avrebbe dato una grossa mano. Se il mister ha scelto me come capitano, significa che qualcosa di buono sto facendo”.
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